La depressione è una patologia altamente invalidante e che ha tantissimi effetti negativi su colui che ne soffre, ma anche sulle persone che gli stanno accanto. Spesso, le richieste di aiuto arrivano non tanto da chi vive effettivamente questo disagio, ma dai parenti, dagli amici o dai colleghi di lavoro che si accorgono della situazione. Infatti, una delle domande che mi sento fare e alla quale vorrei rispondere oggi è: come posso aiutare una persona depressa?
Vi svelo subito che la depressione può essere diagnosticata e trattata solo dagli specialisti della salute mentale, come lo psicologo e lo psichiatra. Ho scritto un breve articolo per capire come scegliere tra queste due figure.
Tuttavia, visto che si stima che in Italia vi siano più di tre milioni di persone che soffrono di depressione, chi nota questo disagio ha tutto il diritto di capire in che modo piò essere d’aiuto.
Infine, vorrei porre l’attenzione su tutte quelle frasi o consigli che sono messi in atto in buona fede per aiutare le persone che soffrono di depressione, ma che hanno effetto contrario.
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Come aiutare una persona depressa che non vuole aiuto
Prima di capire come aiutare una persona depressa, dobbiamo considerare due casi diversi: chi soffre di depressione e vuole essere aiutato e chi invece non permette agli altri di entrare nella sua sofferenza, rifiutando gli aiuti. In un altro approfondimento, ho parlato di come comportarsi se qualcuno ha bisogno di uno psicologo ma non vuole andarci.

Come comportarsi con chi soffre di depressione e chiede aiuto
Per quanto riguarda la prima categoria, il supporto del famigliare, amico o collega del paziente può rivelarsi molto utile. In questo caso, può essere utile conoscere i pensieri caratteristici di questa condizione. Infatti, chi soffre di depressione tende a vedere sé stesso come un fallito, senza valore, ma vedrà anche il mondo esterno come “cattivo” e il suo futuro senza speranza. In particolare, il fatto di pensare di non avere possibilità nella vita, mette la persona in una condizione di immobilità, in cui lentamente si appiattiscono i suoi interessi e le sue attività quotidiane. Questo perché, insieme ai pensieri negativi, intervengono anche alcune modifiche biologiche che diminuiscono il piacere provato.
Nel caso la persona sia chiaramente intenzionato a cercare aiuto, si può aiutare chi soffre di depressione appoggiando questa scelta, premiando il suo coraggio nell’affrontare una situazione che è veramente complessa e difficile da sostenere. Nel fare ciò, si dovrebbero cercare di limitare le critiche sulla persona, ponendo l’attenzione sugli aspetti positivi. Il parente o l’amico potrebbe essere un valido punto di supporto durante il percorso terapeutico, che si può rivelare lungo e complesso. In particolare, l’assunzione di una terapia farmacologica, spesso associata alla psicoterapia cognitivo-comportamentale nei casi più gravi, è difficile da sopportare.

Come comportarsi con chi soffre di depressione ma non vuole essere aiutato
Discorso diverso vale per chi non ha intenzione di essere aiutato. Questo perché è molto più difficile entrare con delicatezza e rispetto nel mondo interiore di questa persona, caratterizzato da forte disagio.
Quindi, come è possibile aiutare una persona che soffre di depressione, ma non vuole aiuto? Se fate ben attenzione, in questo caso ho usato la parola “soffrire”, piuttosto che etichettare la persona come “depressa”. Infatti, se provate a rileggere l’introduzione, vi renderete conto di quanto sia d’impatto (negativo) rivolgersi ad una persona in quanto depressa, piuttosto che in quanto persona che ha un disagio e ne soffre.
La prima cosa da fare, è rispettare i confini imposti dalla persona che soffre. Sebbene sia evidente il disagio, è da capire che il muro alzato da chi lo vive ha una funzione difensiva. Essere troppo insistenti potrebbe creare l’effetto contrario a quello desiderato. In questi casi, la cosa migliore da fare è accettare con empatia la difficoltà, mostrandosi disponibili al confronto e al supporto, sempre rispettando i tempi della persona che soffre di depressione.
Inoltre, è importante essere connessi con questa persona, senza imporre la propria volontà ma cercando di far emergere la necessità di un aiuto. Ricordate che senza una preparazione specifica, si rischia di far danno. Quindi, la cosa migliore che si può fare per aiutare una persona che soffre di depressione ma non vuole aiuto è quella di riuscire a creare un collegamento tra questa e lo specialista. A quel punto, avrete già fatto moltissimo.
Cosa NON dire a una persona depressa?
Cosa non si deve mai dire a chi soffre di depressione? Quali sono le frasi dannose che potrebbero peggiorare la situazione? come già anticipato, a volte per aiutare una persona depressa si fanno più danni che altro. In medicina c’è un detto: “Primum non nocere, che significa “per prima cosa, non fare del male”. Questo è fondamentale da tenere a mente. Infatti, prima ancora di pensare di poter essere d’aiuto, si deve cercare di non peggiorare la situazione. Già questo è un ottimo risultato, per nulla scontato.

Come puoi vedere dall’immagine, le frasi da non dire a chi soffre di depressione sono tutte quelle che:
- Minimizzano il problema;
- Etichettano e giudicano;
- Generalizzano;
- Non prendono in considerazione il punto di vista dell’altro, che può essere diverso.
Cosa dire a chi soffre di depressione?
Quali sono le frasi da dire a chi soffre di depressione? Prima di tutto, dobbiamo aver chiaro qual è lo scopo. Potrebbe essere offrire ascolto attivo ed empatico, oppure invitarlo ad essere seguito da uno specialista o, ancora, a comprendere il bisogno di assistenza. Non mi sento di aggiungere altri obiettivi, perché offrirei una prospettiva irrealistica. Infatti, già riuscire a portare a termine queste tre operazioni può essere decisivo.
In generale, per comunicare in modo empatico e funzionale con una persona depressa, si possono usare frasi che:
- Considerano il punto di vista dell’altro, valorizzandolo, anche se non si è certi di condividerlo (Capisco il tuo stato d’animo e che tu possa avere difficoltà nel fare certe cose);
- Offrire supporto senza essere invadenti (Se hai bisogno di una mano per qualsiasi cosa, sono qui);
- Non giudicare, generalizzando la patologia (Anche se stai soffrendo, so che comunque sei sempre una persona di valore);
- Offrirsi da collegamento (Se vuoi, possiamo cercare insieme qualcuno che ti possa aiutare).
Come hai visto, queste sono solo degli spunti per capire come aiutare una persona depressa. Si deve prestare attenzione al contenuto, ma anche al modo, perché è quest’ultima caratteristica della comunicazione che la rende utile per chi soffre.
Se hai bisogno di confrontarti con me rispetto a cosa fare in queste situazioni, puoi scrivermi compilando il modulo di contatto.
Buonasera, ho una madre di 80 anni, molto depressa, soprattutto da giugno scorso,quando ha perso un fratello…è cardiopatico, diversi acciacchi, ma autonoma, molto intelligente.. ha avuto una vita molto difficile e pesante, lei però è stata sempre molto forte, combattiva e si è data ai familiari troppo..io sono l’unica figlia vicina, i miei fratelli vivono fuori…e dopo tanto tempo chiedo aiuto..per mia madre e la paura che possa crollare anche io,essendo non solo empatica,ma tendente come lei..mi sento impotente, non è una donna sciocca,né facile da gestire.. gradirei un consiglio anche con medicinali se occorresse.. grazie
Distinguiamo la richiesta di aiuto: una per sua madre, una per sé stessa. Quello che può fare per sua madre, è parlarle cercando di farle capire che a volte è opportuna essere aiutati da specialisti che la possano aiutare a migliorare la qualità della sua vita. Per quanto riguarda lei, le consiglio un percorso di supporto psicologico ed eventualmente psicoterapia per aiutarla nella gestione delle sue paure. Per la terapia farmacologica, occorre chiedere allo psichiatra.
Mio marito cardiopatico 65 anni pensionato spesso solo mi preoccupa moltissimo ,troppo depresso e ansioso e io non so cosa fare per scrollarlo. Non ascolta, sempre distratto, nervoso brontola su tutto, non vuole fare niente praticamente assente. Sempre seduto davanti la tele.e sempre zitto.
Buongiorno, ho iniziato a frequentare una persona che mi ha confessato di prendere antidepressivi e che cerca di uscire dalla sua depressione da un po’ di tempo. Ho ben chiaro che non posso essere il suo salvatore ne pretendo di esserlo, ma vorrei sapere come posso essere di aiuto e se conveniente che io visiti uno psicologo con lo scopo di poter sapere o capire in un modo più approfondito come devo comportarmi in quanto alla sua condizione e possibile relazione che possa nascere fra me e quella persona. Grazie della sua risposta. Cordiali saluti
Buongiorno, ho iniziato a frequentare una persona che mi ha confessato di prendere antidepressivi e che cerca di uscire dalla sua depressione da un po’ di tempo. Ho ben chiaro che non posso essere il suo salvatore ne pretendo di esserlo, ma vorrei sapere come posso essere di aiuto e se conveniente che io debba visitare uno psicologo con lo scopo di poter sapere o capire in un modo approfondito di come devo comportarmi in quanto alla sua condizione e possibile relazione che possa nascere fra me e quella persona. Grazie della sua risposta. Cordiali saluti
Buongiorno, certo, è possibile. Tenga presente, però, che in questo caso si tratterebbe di supporto psicologico poiché vivere a contatto con persone che manifestano un disagio psicologico molto elevato può essere fonte di stress e di altrettanto disagio per i conviventi. Diverso sarebbe Se lei volesse cercare di capire in che modo lei stesso funziona il rapporto questa persona punto questo richiederebbe un lavoro diverso dal semplice supporto psicologico. Infine, mi sento di dirle che lo psicologo difficilmente le potrà dire se è possibile o meno continuare una relazione di questo tipo. se lo deve sentire lei
Buonasera sono una mamma di due ragazze e dal momento ke sono andate a vivere con il padre all.estero da due anni sono caduta in una forte depressione sono cambiata totalmente sono inabile al lavoro sono sola e nn riesco neanche a mantenermi nn ho l.aiuto di nessuno nn ho una casa niente mi ha ospitato un signore ma sono caduta dalla padella alla brace le e un depresso cronico emi a assorbito di più la sua negatività piango sempre e sto buttata sempre su un divano nn ce la faccio più ho in mente anche il suicidio per me stare in queste condizioni disperate grazie del suo tempo.se mi risonde
Buongiorno, la sua condizione di sofferenza richiede un intervento. Vista la sua situazione di difficoltà economica che mi espone, le consiglio di contattare il CPS della sua città per fruire delle prestazioni agevolate.
Buongiorno,
6 mesi fa ho avuto una bellissima bambina,però purtroppo il giorno del mio ricovero il mio compagno ha avuto una forte crisi di ansia e panico con annesse allucinazioni.
Poi ha iniziato a soffire solo panico e ansia e diceva di non essere attaccato alla bambina per un pò è stato sotto psicofarmaci ma la situazione non cambia ha lasciato il lavoro e ci siamo al momento separati..purtroppo da bambino ha molto soffero per delle questioni familiari e credo non le abbia mai superate del tutto ma non vuole farsi aiutare pensa che da solo ne puö uscire come posso fare per convincerlo ad fare delle sedute dallo psicologo?
Le ho risposto via mail. Saluti