Cos’è l’ansia da prestazione a scuola e al lavoro? Come si manifesta l’ansia da prestazione a scuola e al lavoro? Come si può cercare di sconfiggerla e superarla? In questo articolo cercherò di chiarire un argomento che per molti studenti e lavoratori può trasformarsi in un vero e proprio incubo.
La vita ci mette alla prova sempre, dall’inizio alla fine. Ogni giorno abbiamo a che fare con persone che, in un modo o nell’altro, ci osservano, valutano la nostra competenza e danno un rimando più o meno esplicito rispetto al lavoro che facciamo. Questo può accadere a scuola ma anche al lavoro. Infatti, mentre nel primo caso il professore ci valuta con verifiche ed interrogazioni, nel secondo il proprio capo valuta il nostro lavoro.
Cosa implica questa valutazione? Oltre al risultato immediato (può essere un voto oppure una valutazione informale rispetto al lavoro svolto), la valutazione sulla prestazione può farci capire come abbiamo svolto il nostro lavoro, se abbiamo avuto le competenze adeguate, se ci siamo impegnati o meno. Analizzando ogni singolo aspetto e proiettandolo sulla nostra sfera più individuale e profonda, capiamo come questi siano elementi che contribuiscono alla costruzione e al mantenimento dell’autostima, della percezione di autoefficacia (quanto mi sento efficace nel fare qualcosa) e molto altro ancora. A tutti noi piace ricevere dei complimenti, così come per ognuno di noi fallire non è piacevole.
Tutti abbiamo sperimentato dei fallimenti e dei successi. Quindi, perché a volte la prestazione viene vissuta come una prova insuperabile? Perché il solo pensiero di trovarsi di fronte ad una commissione, ad un professore o al fatto di dover sottoporre ad una valutazione il lavoro svolto, genera ansia a scuola e disagio?

In generale, possiamo dire che l’ansia da prestazione a scuola e al lavoro condivide molti aspetti con l’ansia “generica”. Come per questa, possiamo suddividere i sintomi in due categorie: fisici e mentali.
Sintomi fisici:
- Tremori
- Cefalea
- Irrequietezza motoria
- Tensione muscolare
- Sudorazione abbondante
- Batticuore/accelerazione battiti
- Mani fredde e sudate
- Accelerazione del respiro
- Bocca secca
- Vampate di calore o brividi di freddo
- Nausea/ disturbi gastrointestinali e sfinterici
- Sensazione di nodo allo stomaco
Sintomi mentali:
- Irrequietezza/impazienza
- Affaticabilità
- Avere difficoltà a concentrarsi/testa vuota
- Disturbi di memoria
- Avere difficoltà ad addormentarsi/insonnia
- Senso di paura
L’ansia da prestazione a scuola e al lavoro è sempre ansia: un’attivazione psicofisica in seguito alla valutazione che facciamo rispetto ad un certo evento, che consideriamo come pericoloso e potenzialmente dannoso. Ma cosa c’è di pericoloso in una verifica, o nella valutazione di una relazione fatta al lavoro? La psicoterapia cognitivo-comportamentale (di cosa si occupa?) vede in questa domanda il punto di accesso per iniziare il lavoro terapeutico che servirà alla persona per liberarsi dall’ansia da prestazione scolastica o lavorativa.
Se a prima vista l’ansia può sembrare immotivata, eccessiva e fuori luogo per un evento considerato generalmente normale (come un esame per uno studente universitario), è possibile trovare dei nuclei più profondi che creano disagio. In particolare, il solo pensiero di un possibile fallimento è vissuto in modo estremamente drammatico.
A cosa porta l'ansia da prestazione a scuola?
Cosa comporta fallire? Ognuno di noi potrebbe porsi questa domanda. Cosa implica essere bocciati all’esame? Cosa potrebbe succedere se il mio capo valutasse in modo negativo il mio lavoro? Il terapeuta cognitivo-comportamentale che si trova a dover lavorare con un problema di ansia da prestazione a scuola o al lavoro può scoprire come la rappresentazione di Sé, l’immagine personale, l’autostima e la percezione di autoefficacia potrebbero risentire negativamente dell’evento temuto.
Una delle strategie più frequenti per evitare di dover sopportare i fastidiosi sintomi dell’ansia da prestazione scolastica o lavorativa è quella di non esporsi all’evento temuto. Questo comportamento prende il nome di “evitamento”. Attraverso l’evitamento abbasso il livello di ansia percepita in modo proporzionale a quanto mi allontano dall’evento che temo potrebbe far avverare la mia paura. Per esempio, se temo di essere bocciato ad un esame e provo una forte ansia per questo motivo, più rimando l’esame e meglio sto. Ma questo, inevitabilmente, si trasforma in una lama a doppio taglio: se a breve termine si migliora la propria qualità di vita, a lungo termine si rischia che il problema diventi sempre più grande e difficile da risolvere. Soprattutto, si rischia di allontanarsi sempre di più dai propri obiettivi professionali.
Cura dell'ansia da prestazione a scuola

Cosa si può fare quando l’ansia da prestazione a scuola e al lavoro prende il sopravvento e rende molto difficile superare gli ostacoli che si hanno davanti? Quali sono i percorsi terapeutici più efficaci?
La psicoterapia cognitivo comportamentale si è rivelata l’orientamento terapeutico più valido nel panorama scientifico per quanto riguarda i disturbi d’ansia. Certamente, esporre il problema ad un professionista di questo tipo può essere utile anche solo per capire l’entità del disagio, ma è anche un buon modo per fare chiarezza sulle modalità di intervento. Di solito, l’intervento che propongo spazia tra diversi livelli operativi, anche se solo grazie all’accurato esame del problema presentato dalla persona è possibile determinare il percorso più efficace da intraprendere.
1. Intervento cognitivo sui pensieri, emozioni e sulla rappresentazione di sé.
Questo è l’intervento chiave della terapia cognitivo-comportamentale. Senza di questo si rischia che tutte le altre indicazioni non abbiamo l’effetto sperato, o che il disturbo ritorni con il passare del tempo. In generale, grazie a questi interventi si cerca di fare una vera e propria ristrutturazione della mente della persona, per renderla più facilmente predisposta ad accettare il rischio di fallimento. Inoltre, si cerca di trasmettere l’idea di fallimento come un evento momentaneo e situazionale.
2. Tecniche di rilassamento
Molto utilizzate per intervenire in modo pratico sui sintomi dell’ansia a scuola e al lavoro. In particolare, si cerca di dare alla persona gli strumenti adeguati per fronteggiare i fastidiosi sintomi fisici e mentali dovuti all’insorgere dello stato di ansia. Tra queste ne esistono molte, ma quella che preferisco è il Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson , facile da imparare e che porta a risultati concreti ed osservabili in un tempo limitato. Puoi ascoltare l’audio-video del rilassamento completo.
3. Training scolastico
A volte, per risolvere un problema è necessario intervenire anche su altre sfere che possono influenzarlo. In particolare, per molti studenti può essere difficile padroneggiare il corretto metodo di studio. Inoltre, stiamo assistendo ad una crescita rapidissima di certificazioni di Disturbo dell’Apprendimento (discalculia, dislessia, disortografia ed altri), che rendono difficile, frustrante e troppo impegnativo prepararsi ad una prova scolastica. Grazie all’esperienza maturata nel corso dei miei studi e della mia carriera professionale, cerco di capire se è possibile aiutare la persona a superare il problema di ansia da prestazione a scuola anche grazie all’aumento delle competenze di studio e, in tal caso, elaborare un percorso di crescita.
Pensi di avere un problema di ansia da prestazione a scuola o al lavoro? Ritieni che potrebbe essere utile contattare un professionista per risolvere un problema che ti affligge da tempo? Non esitare a contattarmi: cercherò di darti tutte le informazioni di cui hai bisogno in tempi brevi e in modo concreto e professionale.