Ansia da prestazione: come aiutare il partner

Cos’è l’ansia da prestazione? Come si manifesta a letto? Come è possibile aiutare il partner?

In questo articolo parliamo di ansia da prestazione sessuale, un fenomeno diffuso in larga crescita, che spesso peggiora la qualità del rapporto di coppia e crea ulteriori problemi “secondari” nell’uomo, ma anche nella donna.

Prima di procedere, vorrei anche rassicurare i lettori che, tendenzialmente, risolvere i problemi di ansia da prestazione è fattibile! Ovviamente, a volte si risolve da sola, a volte c’è bisogno di un aiuto. Nessun problema: vi invito a contattarmi anche solo per avere delle informazioni su come tratto l’ansia da prestazione in modo specifico.

In un rapporto di coppia, i rapporti sessuali sono molto importanti per aumentare l’intesa tra i partner e favorire lo sviluppo della relazione. Alcuni studi, tra cui quello pubblicato sul DailyMail, dimostrano come una relazione ricca e piacevole anche dal punto di vista sessuale sia correlata ad un legame emotivo più intenso tra i membri della coppia.

Tuttavia, è possibile che in alcuni momenti della vita, la sfera sessuale non sia pienamente funzionale. Infatti, è possibile che intervengano situazioni note come “disturbi sessuali”, sia nell’uomo sia nella donna, le quali possono mettere a dura prova il rapporto.

Cerchiamo di capire come si manifesta uno dei disturbi più frequenti e disarmanti: l’ansia da prestazione e come aiutare il partner, che nel caso dell’uomo è alle prese con la conseguente perdita di erezione. L’articolo che segue prende in considerazione una coppia formata da un uomo e una donna.

 

Come si manifesta l'ansia da prestazione sessuale?

Sintomi fisici

È abbastanza semplice osservare le conseguenze fisiche. Spesso, vi è una totale o parziale perdita di erezione che può verificarsi in diversi momenti del rapporto: nella fase preliminare, ante-porta (prima della penetrazione), oppure durante la penetrazione. In altre occasioni, è possibile che si verifichi il fenomeno noto come “eiaculazione precoce”. Comunque, entrambi i casi indicano il termine del rapporto sessuale.

Sintomi mentali

Tuttavia, è più complesso esaminare gli aspetti cognitivi e gli stati mentali delle persone coinvolte in un rapporto sessuale caratterizzato da ansia da prestazione.

Una delle domande che più spesso viene fatta, è come aiutare il partner a superare l’ansia da prestazione. Questo perché parlare di disfunzioni sessuali è spesso considerato un tabù, qualcosa che potrebbe rovinare la “reputazione di uomo”. Infatti, gli uomini che soffrono di disfunzione erettile o di eiaculazione precoce spesso hanno a che fare con pensieri automatici negativi come:

-“Sono impotente”;I pensieri automatici negativi e l'ansia da prestazione

-“Non sono abbastanza uomo per soddisfare il mio partner”;

-“Non valgo nulla”;

Oppure, si trova in uno stato mentale che vede fallire la relazione a causa della disfunzione, come per esempio:

-“Non riuscirò mai ad avere un rapporto sessuale e il partner mi lascerà”;

-“Se anche questa volta fallisco, penserà che sono un debole”;

Come è possibile notare, i pensieri negativi sono rivolti sia verso sé stessi sia verso il mondo esterno (in questo caso, la relazione) e gli altri (il partner, anticipando il suo comportamento/pensieri).

Pensieri e ansia da prestazione

Ho già trattato il tema dell’ansia e quello dell’ansia da prestazione a scuola. L’ansia da prestazione sessuale non è molto diversa da queste. Infatti, si tratta sempre di uno stato di attivazione psicofisica indotta da una serie di pensieri negativi catastrofici, che abbiamo descritto prima. Lo scenario terribile di fallire, ma specialmente le conseguenze immaginate che potrebbero verificarsi, mettono l’uomo in una condizione di anticipazione del problema. In questo modo, è costretto a pre-figurarsi l’evento per mettere in atto una serie di tentativi di soluzioni, che si rivelano fallimentari. In seguito a ciò, la disponibilità mentale dell’evento, data dal fatto che è successo più volte, crea terreno fertile per l’inizio di un circolo vizioso che diventa sempre più resistente al cambiamento.

La coppia e l'ansia da prestazione

Ansia da prestazione: partner e senso di colpa.

L'uomo

In generale, quando mi si chiede come aiutare il partner che soffre di ansia da prestazione, si deve sempre tener presente un fenomeno molto frequente: lo spectatoring. Infatti, questo rientra nei tentativi di risoluzione del problema, in quanto l’uomo tende a vedersi in “terza persona” durante il rapporto sessuale, per monitorare la sua performance e controllare continuamento lo stato della sua eccitazione. La conseguenza immediata è che, così facendo, l’uomo non si senta più coinvolto nel rapporto e interpreti gli ovvi segni di calo della libido come segnale dell’imminente fallimento. È una profezia che si auto-avvera.

La donna

Spesso è possibile che la donna entri in uno stato mentale caratterizzato da sensi di colpa e da pensieri autocritici rispetto alla propria avvenenza, al fatto che ci possa essere qualcosa che non va in lei. Nulla di più sbagliato. Infatti, l’ansia da prestazione è un disturbo sessuale che va trattato adeguatamente, cercando di sollevare il più possibile il senso di colpa derivante da questi episodi.

Come aiutare il partner che soffre di ansia da prestazione?

Ansia da prestazione sessuale

È assolutamente normale cercare di aiutare il partner che soffre di ansia da prestazione. Il rapporto di coppia potrebbe soffrire in questi momenti ed è comprensibile che entrambi i partner possano desiderare di risolvere il problema.

Il primo ed ovvio consiglio, è quello di rivolgersi ad una serie di specialisti in questo ordine:

  1. Medico di base, per eventuali impegnative di visite specialistiche e come primo accoglimento del problema;
  2. Urologo/andrologo, per verificare che non vi siano condizioni fisiche che impediscono l’erezione;
  3. Psicologo/psicoterapeuta, per iniziare un percorso terapeutico volto a modificare i pensieri disfunzionali e a mettere in pratica una serie di strategie più funzionali per risolvere il problema. La terapia cognitivo comportamentale si è rivelata molto efficace nel trattamento dell’ansia da prestazione.

All’interno della coppia, il problema dovrebbe essere affrontato apertamente, senza incolparsi a vicenda. Infatti, creare un clima ostile intorno all’ansia da prestazione non fa altro che aumentarla. Inoltre, il dialogo senza giudizio è essenziale per far capire al partner di essere accettato e accolto anche in una condizione di sofferenza. Infine, visto che specialmente nell’uomo l’ansia è data dal pensiero di dover soddisfare a tutti i costi il partner, sarebbe utile sperimentare nuovi metodi per raggiungere l’orgasmo, sia per l’uomo sia per la donna.

Purtroppo, in alcuni casi è difficile risolvere il problema solo confidandosi con il partner o cercando delle soluzioni “fai-da-te”. A volte, è necessario rivolgersi ad uno specialista che sappia affrontare il problema in modo risolutivo per ritornare a condividere il momento del rapporto sessuale in modo sereno e positivo.

Hai letto l’articolo e vuoi saperne di più? Contattami per maggiori informazioni, oppure scopri il mio metodo di lavoro.

Condividi su:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Call Now Button