I sintomi dell'ansia

Ansia: sintomi e cura

Cos’è l’ansia? Quali sono i sintomi dell’ansia e come si manifesta? Come si cura l’ansia? In questo articolo cercherò di rispondere a queste domande.

“Sono in ansia per domani, ho un esame molto importante!”

“Che ansia che fai venire..”

“Non dovresti avere sempre tutta quest’ansia!”

Chi non ha mai detto o almeno sentito una di queste frasi? In effetti, nella società contemporanea i ritmi di vita e le richieste pressanti ci costringono, spesso, a dover essere sempre pronti, sempre attenti e sempre efficienti. A volte, non ci rendiamo conto del fatto che il nostro corpo ci manda dei messaggi: stanchezza, irritabilità, tensione muscolare, mal di testa…è il momento di prendersi una pausa!

ansia-psicologo-brescia-desenzanoSi potrebbe definire l’ansia come uno “stato di attivazione psicofisica che prepara l’individuo a rispondere ad un determinato stimolo esterno o interno”, ma non si capirebbe niente di più rispetto a quanto ne sapevamo prima. Analizziamo questa frase.

Attivazione psicofisica, hai detto?”. Esatto, con questo intendo che sia la mente sia il corpo si svegliano da uno stato di riposo, in cui si trovavano in precedenza, e iniziano ad attivare i loro “centri specializzati”: la corteccia cerebrale, il talamo, l’amigdala, i neurotrasmettitori e molto altro. Il cervello ha a disposizioni più energie per compiere ragionamenti, i muscoli si contraggono, le pupille si dilatano, la temperatura corporea si alza, la coda si rizza. O meglio, si rizzerebbe se non fossimo umani. In effetti, tutte queste reazioni sono state ereditate dal mondo animale, dal quale proveniamo; più avanti, scopriremo il perché. Questa attivazione è la prima responsabile dei sintomi dell’ansia che percepiamo.

Cos’è uno stimolo? Che differenza c’è tra stimolo esterno e interno?”. Uno stimolo è un evento, un fatto, una condizione che si può verificare durante la vita quotidiana e che viene registrato dai nostri organi di senso. Un esempio, potrebbe essere una macchina che sfreccia velocemente in parte a noi. Infatti, questo stimolo viene elaborato a diversi livelli: il suono viene percepito dal nostro udito; la visione dell’auto che passa, viene elaborata dalla nostra vista; il movimento dell’aria spostata dai nostri recettori sensoriali posti sulla pelle. Ho preferito specificare” stimoli interni”, perché, a volte, anche solo pensare ad una situazione crea sintomi di ansia. Vediamo il perché.

A cosa serve l'ansia?

Abbiamo detto che l’ansia porta ad una serie di cambiamenti nel nostro corpo, molto simili a quelli che troviamo nel mondo animale. Corretto, perché l’ansia è una reazione evoluzionistica (che ci è stata tramandata dai nostri antenati nel corso dell’evoluzione) molto importante. Infatti, senza di essa avremmo avuto scarse possibilità di sopravvivere.

L’attivazione psicofisica di cui parlavo prima, serve proprio ad emettere una risposta in questo senso: mentre valuto la quantità e la qualità dello stimolo pericoloso (ad esempio, la vista di un predatore), dopo aver valutato le mie risorse per affrontarlo (se sono più o meno forte di lui, se ci sono altri che mi possono aiutare, se ho vie di fuga), il mio corpo e la mia mente preparano una risposta detta “attacco o fuga”. È abbastanza semplice capire di cosa si tratta: in alcuni casi deciderò di attaccare, in altri di fuggire. Senza l’ansia, non potremmo fare le valutazioni del caso in tempi brevi, e non saremmo pronti a fronteggiare la minaccia. In altre parole, saremmo perduti.

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Piano, piano, cosa c’entra la sopravvivenza della specie con il fatto che io sono una persona molto ansiosa, che si agita tutte le volte che deve parlare in pubblico (o quando devo fare un prelievo del sangue)?”. In effetti, queste manifestazioni di ansia sono il frutto della complessità della specie umana. Negli altri animali non esiste un’ansia di questo tipo. Ma allora, perché i sintomi dell’ansia diventano un problema? Come si riconosce quando l’ansia è funzionale (ovvero, serve a qualcosa), oppure è disfunzionale (non serve a nulla e fa solo male) e quindi è necessario ricorrere a una cura per l’ansia? A volte è facile accorgersi che qualcosa non va, ma altre volte siamo talmente presi dalle nostre attività quotidiane da non prendere in considerazione il problema. Per tale ragione, un buon metodo potrebbe essere quello di rivolgersi ad uno psicologo a Brescia e Desenzano che possa inquadrare meglio il problema.

Sintomi dell'ansia

L’ansia è importante e serve a sopravvivere. Ma al giorno d’oggi, fortunatamente, non siamo sempre in pericolo di vita. Eppure, per qualcuno è così. Infatti, quando l’ansia si prolunga nel tempo, quando il nostro corpo entra in allarme anche senza bisogno di percepire uno stimolo pericoloso, per esempio solamente immaginandosi una situazione temuta (per, esempio, immaginare di dover sostenere un esame), diventa un problema. Ecco perché prima dicevo che gli stimoli possono essere anche “interni”.

Il nostro corpo e il nostro cervello sono ottimi alleati e sono furbi. Loro sanno che attivarsi consuma energia, e non lo fanno sempre. Ma a volte capita che qualcosa non vada nel loro funzionamento. In questo caso, l’attivazione rimane per molto tempo, anche quando non c’è più pericolo. Per farvi capire meglio, è come se un cervo, alla vista di un lupo, controlla le vie di fuga, contrae i muscoli per fuggire, dilata le pupille per avere una migliore visione del campo e analizza le sue possibilità di contrattaccare. Ma in tutto ciò il lupo non c’è. Grande spreco di energia, vero? Passarono giorni così, e il cervo iniziò a soffrire di emicrania, finché gli venne un attacco di panico e si diede malato.sintomi--ansia-psicologo-brescia-desenzano

Ma quali sono quindi i sintomi dell’ansia? Possiamo suddividerli in due categorie: fisici e mentali.

Sintomi fisici

– Aumento della sudorazione;

– Tachicardia;

– Tensione muscolare;

– Aumento della pressione arteriosa;

– Tremori;

– Tachipnea (respirazione accelerata);

– Midriasi (dilatazione delle pupille);

– Disturbi degli apparati digerente e urinario.

Sintomi mentali

– Emozioni di paura, timore;

– Rimuginazione (pensieri continui) sull’evento;

– Pensieri catastrofici o autocritici (non ce la farò mai, non sarò all’altezza, sarà un fallimento, mi sentirò male);

– Alterazione della memoria e della concentrazione.

A tutto ciò, si collegano sintomi che si possono manifestare nel corso del tempo, come:

– Insonnia;

– Mal di testa;

– Mal di pancia;

– Perdita di appetito o aumento importante dell’appetito;

– Stanchezza;

– Affaticabilità;

– Tensione.

Come si cura l'ansia?

Se ritieni di essere in una situazione simile a quella descritta hai due opzioni.

La prima è di leggere il mio articolo sui 5 metodi per combattere l’ansia. Se la tua ansia non è a livelli esagerati, potrai trovare beneficio dopo aver applicato i metodi che ti descrivo.

La seconda è di consultarmi per avere informazioni sul tipo di trattamento che propongo. Questa è la soluzione più efficace che potresti scegliere. La cura per l’ansia si può e si deve trovare. Spesso è molto più facile di quanto pensi.

Di solito, il percorso per curare l’ansia prevede una serie limitata di incontri al fine di inquadrare meglio il problema, capire cosa e in quali situazioni si prova ansia, e come questo problema influenza la vita quotidiana. In seguito, in base ad una serie di interventi, si cerca di abbassare il livello di ansia percepita, insegnando tecniche e strategie facilmente utilizzabili in queste situazioni.

Cosa aspetti? Se vuoi, puoi anche scrivere la tua esperienza o contattarmi per farmi sapere cosa ne pensi di questo articolo!

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