Cosa pensa una persona depressa?

Cosa pensa una persona depressa?

Vedere persone tristi è un fatto naturale, all’ordine del giorno. Ma quando la tristezza si trasforma in qualcosa di più duraturo, diventa un problema. Questa emozione, associata alla sensazione di perdita e di vuoto, insieme alla mancanza di speranza, può creare non pochi problemi.

In questo articolo cercheremo di addentrarci nella mente depressa, per capire come funziona e da cosa è regolata. In particolare, proveremo a capire cosa pensa una persona depressa che giustifica il suo disagio. Visto che ogni emozione porta ad un relativo comportamento, proveremo a chiarire anche come si comporta una persona depressa, cosa fa e soprattutto cosa non fa. Vedremo come gli aspetti emotivi, i comportamenti e i pensieri creano un circolo vizioso negativo che rinforza la sofferenza e il problema della depressione.

Questo articolo ha come riferimenti teorici gli studi e le ricerche della psicoterapia cognitiva comportamentale, che è l’orientamento del mio lavoro clinico.

I pensieri sono una serie di parole, frasi, a volte anche sotto forma di immagini, che ci passano per la mente in ogni momento della nostra vita. in un linguaggio più tecnico, si possono chiamare anche “credenze”. Questo significa che i pensieri servono alla persona per leggere, interpretare e dare un senso a tutto ciò che accade, sia al suo interno sia nel mondo esterno. Per capire cosa pensa una persona depressa, dobbiamo distinguere alcune categorie di pensieri che stanno alla base di quella che, in psicoterapia cognitiva, si chiama “la triade cognitiva di Beck”. In questo caso, è come se la persona attivasse uno schema che utilizza per valutare la realtà, come se dovesse inserire gli elementi all’interno di una griglia.

Il modo in cui una persona depressa ragiona, quindi i suoi schemi, racchiudono una serie di pensieri negativi. Egli non si sente in grado di affrontare gli eventi della vita, oltre al fatto che reputa il mondo avverso e il futuro senza speranza.

Vediamo insieme le tre categorie di pensiero che si attivano durante la depressione.

Cosa pensa una persona depressa: i pensieri negativi.

L’immagine che una persona depressa ha di sé stessa

Una persona depressa ha una serie di pensieri negativi automatici rivolti verso di sé. Solitamente, i pensieri negativi sono rispetto al fatto di essere inadeguato, fallito¸di essere un perdente e di non valere nulla. In questo caso, la lettura della realtà che ne consegue è caratterizzata da costante critica verso i propri comportamenti o i propri difetti percepiti. Chi attiva uno schema di questo tipo è portato a valutare gli ostacoli come insuperabili o gli errori come un fallimento totale. Alcuni esempi di cosa pensa una persona depressa di sé stessa sono:

  • Visto che non sono riuscito a fare come volevo, significa che ho fallito completamente il mio lavoro;
  • Se non riesco a cambiare, non ho valore;
  • Visto che i miei figli fanno i capricci, vuol dire che sono un genitore. terribile.

La visione negativa del mondo

Altro elemento della triade cognitiva di Beck, che ci aiuta a capire cosa pensa una persona depressa, è la visione che ha del modo in cui interagisce con l’ambiente circostante. In questo caso, si considerano i problemi come insopportabili e sono valutati in termini di sconfitta. La persona è portata a interpretare in modo negativo anche le reazioni degli altri, leggendo disprezzo e derisione anche in osservazioni neutre che gli vengono fatte. Da ciò deriva una visione negativa di sé, che viene confermata e ulteriormente rinforzata. Esempi di questa categoria di pensieri sono:

  • Visto che non mi hanno salutato, sicuramente pensano che sia una persona fastidiosa;
  • Ha ragione a sorridere quando gli parlo, alla fine ciò che dico non ha molto valore.
Cosa pensa una persona depressa: il pessimismo

Interpretazione negativa del futuro

In questo caso il futuro è letto in ottica negativa. Una persona depressa pensa in modo pessimista, piuttosto che utilizzare uno stile di pensiero ottimista. Chi soffre di depressione tende a prevedere che la situazione non cambierà e che le attuali sofferenze proseguiranno inevitabilmente nel tempo. Tendenzialmente, è preoccupato per tutti i fallimenti che potrebbero accadere, valutandoli come certezza piuttosto che come possibilità. Essendo convinto di partire sconfitto, non inizia nessuna attività e perde motivazione. Questi elementi contribuiscono a consolidare il circolo vizioso depressivo. In questo caso, esempi di pensieri tipici sono:

  • Non riuscirò mai a tornare com’ero prima;
  • Non ci provo neanche perché so che tanto fallirò;
  • Il dolore è così insopportabile che sicuramente tra anni sarà ancora così.

Come si comporta una persona depressa?

Le persone depresse sono spesso accusate di non fare nulla per cambiare, di ridurre drasticamente le loro attività quotidiane e di non provarci neanche a risolvere la situazione. Ovviamente, critiche di questo tipo sono altamente distruttive.

Se adottiamo il punto di vista della teoria cognitiva sul funzionamento della mente umana, possiamo sostenere che ad ogni pensiero corrispondono emozioni e comportamenti diversi.

Infatti, il modo in cui una persona utilizza gli schemi modifica le emozioni e, di conseguenza, il modo di comportarsi. Per capire meglio questo aspetto e valutare come si comporta una persona depressa, faremo un esempio.

Come si comporta una persona depressa?

Considerata la triade cognitiva di Beck, la categoria di pensieri negativi verso il futuro non lascia molta speranza alla persona che la utilizza per dare senso alla realtà. Infatti, quando non si vedono speranze in ciò che si fa, è difficile fare qualcosa di intraprendente per cambiare. Ogni tentativo possibile è letto come inevitabile fallimento, ancor prima di iniziare concretamente a fare qualcosa. Questo modo di pensare e di comportarsi aumenta la percezione che la persona ha di sé stessa come incapace e senza speranza. Chi soffre di depressione e attiva schemi e comportamenti di questo tipo rimane intrappolato in un circolo vizioso che più si presenta più si alimenta e cresce. Si assiste ad una graduale riduzione degli interessi, sia perché la persona depressa non ne trae più piacere sia perché non si sente capace.

C’è un detto: “Non c’è niente di più deprimente della depressione stessa”.

Infine, è inevitabile sottolineare il fatto che una persona depressa potrebbe avere dei comportamenti autolesivi e tentare il suicidio. Infatti, togliersi la vita è visto come soluzione a tutti i problemi ed è un comportamento che ha bisogno di essere accuratamente trattato con il supporto della terapia farmacologica.

Se hai conosciuto qualche persona che soffre di depressione e vuoi condividere la tua esperienza, oppure se vuoi contattarmi per ulteriori informazioni, ti invito a farlo via e-mail. Risponderò nel più breve tempo possibile!

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