Perchè ho ansia prima di mangiare?

Perché ho l’ansia prima di mangiare?

Se ti stai chiedendo perché hai ansia prima di mangiare, sei nel posto giusto. Molte persone provano ansia prima, durante e dopo i pasti. Questo può avere diversi significati, in base al tipo di preoccupazione. In questo articolo cercherò di spiegare le possibili cause mentali e fisiche che possono portare all’aumento di questa emozione a volte molto fastidiosa e limitante.

Prima di continuare la lettura dell’articolo, ti consiglio di leggere la definizione di ansia e quali sono i sintomi. Questo è molto importante perché riuscirai a capire che, in realtà, anche le emozioni negative hanno una funzione importante per l’uomo.

Prima di capire perché si ha ansia prima di mangiare, analizziamo cosa succede quando mangiamo. Infatti, è importante saperlo per comprendere come l’ansia possa diventare uno stimolo che precede il disagio del pasto, oppure una conseguenza del mangiare.

La prima cosa da sapere è che il segnale della fame arriva dei centri del nostro cervello. Infatti, quando si abbassano i livelli di alcune sostanze, tra le quali lo zucchero, si accenda la “spia” della fame. Questo fa si che il nostro corpo si prepari per mangiare. Ciò comporta che il cervello attivi gli organi deputati alla digestione. In particolare, aumenta la salivazione e la produzione dei succhi gastrici nello stomaco. La conseguenza più importante, è che sentiamo la famosa “acquolina in bocca” e lo stomaco che borbotta.

Tuttavia, l’ansia ha una funzione biologica molto diversa. Infatti, se i processi di digestione sono attivati dal sistema nervoso parasimpatico, il suo rivale (quello simpatico) la ostacola. L’ansia attiva proprio il sistema nervoso simpatico. A questo punto, è evidente che questa emozione diventa un ostacolo quando si tratta di mangiare, perché non predispone il nostro corpo ad accogliere il cibo, causandoci la fastidiosa sensazione di peso sullo stomaco, di nodo in gola o di nausea.

Ansia prima di mangiare: i sintomi della digestione.

Ansia e pensieri negativi al momento del pasto

Quando parliamo di ansia, dobbiamo per forza considerare il fatto che questa emozione è sostenuta da una serie di pensieri automatici negativi. Di seguito vedremo quali sono i pensieri che più spesso creano disagio nel momento del pasto, ma anche prima e dopo. Infatti, l’ansia prima di mangiare è una conseguenza di diverse situazioni. Le principali categorie diagnostiche in cui possiamo trovarla sono:

  • Disturbi del comportamento alimentare (DCA): Anoressia, Bulimia;
  • Disturbi d’ansia: Generalizzata, Fobia sociale, Ansia da malattia;
  • Disturbo da attacchi di panico (DAP).

Ciò non significa che chiunque abbia ansia prima, durante o dopo mangiato rientri in una di queste situazioni. E’ importante ricordare che ogni caso specifico va valutato accuratamente per capire il funzionamento psicologico, le cause e il mantenimento del disagio. Questo, tra l’altro, è il filo conduttore di tutti i miei interventi clinici.

Vediamo alcune categorie di pensieri automatici negativi che possono incidere nel momento dei pasti, o prima.

Ansia prima di mangiare

Il comportamento alimentare ha delle conseguenze positive sul nostro corpo. Infatti, è tramite l’alimentazione che recuperiamo le energie spese durante la giornata. Tuttavia, a volte può capitare che il cibo rappresenti un pericolo. Ne consegue che la risposta emotiva più appropriata è l’ansia, che si genera nel momento in cui avvertiamo una minaccia, in anticipo.

In che modo il cibo potrebbe essere un pericolo? Prima di mangiare alcuni potrebbero immaginarsi degli scenari terribili connessi al cibo. Questi si traducono in pensieri automatici negativi, che influenzano l’ansia e la fanno aumentare. Come ho già detto, in base alla categoria diagnostica potrebbero manifestarsi diversi pensieri, tra cui:

  • Oddio! Se dovessi mangiare finirei per ingrassare, e questo sarebbe inaccettabile!
  • Aiuto! E se per caso un boccone mi andasse di traverso? Potrei soffocare!
  • Devo andare a pranzo con i colleghi! E se vedessero come taglio a piccoli pezzi il cibo? Mi prenderebbero sicuramente in giro!

A volte, i pensieri catastrofici come quelli elencati, possono riguardare anche il timore di avere delle sensazioni fisiologiche tipiche della digestione. Un esempio tipico di questo caso è la sensazione di pienezza, considerata da alcuni sgradevole.

Ansia prima di mangiare: i pensieri negativi

Ansia dopo aver mangiato

A volte è possibile che ci sia ansia dopo aver mangiato. In questo caso, più spesso viene data importanza a tutte le sensazioni corporee causate dalla digestione. Il senso di sazietà, potrebbe portare a concentrarsi su determinati segnali fisici. E’ evidente che se già in precedenza c’è stato un livello disfunzionale di ansia, la persona sarà portata ad avere più problemi fisici inerenti la digestione (che sono del tutto normali):

  • Mal di pancia;
  • Gastrite;
  • Frequenza cardiaca alta;
  • Respiro veloce o fame d’aria;
  • Nausea.

I sintomi elencati possono facilmente richiamare l’attenzione di una persona che soffre già di ansia cronica, principalmente per questioni di ipocondria. In questo caso, i pensieri negativi riguardano la pericolosità del sintomo:

  • Ecco, ora il cuore ha iniziato a battere più velocemente, sicuramente sto per avere un infarto!
  • Ho sempre questo dolore allo stomaco. Non sarà mica un tumore?
  • Se continuo a respirare così velocemente, perderò i sensi!
Ansia prima di mangiare: come guarire

Cosa fare quando si soffre di ansia prima di mangiare

Come in tutte le situazioni cliniche in cui l’ansia rappresenta un problema, la strada consigliata è la psicoterapia cognitiva comportamentale. Tuttavia, prima di iniziare un percorso di questo tipo, è sempre opportuno consultare il medico di base ed eventualmente un medico specialista per escludere ogni possibilità di disturbo fisico.

Il trattamento è impostato previa valutazione del funzionamento psicologico, al fine di contestualizzare il problema dell’ansia all’interno di una categoria diagnostica più precisa.

Infatti, in base a questa procedura, sarà possibile creare un piano terapeutico corrispondente ai bisogni della persona.

In generale, trattandosi di ansia, si potranno avere particolari benefici con l’applicazione di protocolli di rilassamento e con la messa in discussione dei pensieri disfunzionali.

Se la problematica è sostenuta dall’attenzione selettiva verso i sintomi fisici, sarà possibile rivalutare le credenze negative che spesso vengono attribuite alla loro manifestazione. Qualora fosse presente un timore verso l’aumento di peso, quindi rispetto all’immagine corporea, che faccia pensare ad un disturbo del comportamento alimentare, il trattamento spesso prevede un approccio multidisciplinare con più specialisti.

Se hai altre domande in merito al perché hai ansia prima di mangiare o in casi simili, ti invito a scrivermi! Se vorrai, potrai anche espormi la tua esperienza personale per trovare un’eventuale strada da percorrere.

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37 commenti su “Perché ho l’ansia prima di mangiare?”

  1. Buona sera, io specialmente la sera a cena mi sale ansia da mangiare mene sono accorta da pochi giorni (come se avessi un nodo in gola) e vorrei togliermi questo problema che m tartassa…perché nn ne posso più

    1. ziglioli.francesco

      Prima di tutto va capito se si tratta di ansia o altro. Dopodiché si tratta di valutare cosa le attiva, eventualmente, l’ansia a livello cognitivo,valutare i comportamenti disfunzionali che ne derivano e inpostare l’eventuale terapia. Uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale potrebbe aiutarla nel trattare questa situazione.

      1. Salve. A me capita molto spesso di avere una sensazione di tensione a livello del respiro, e di conseguenza quando cominciò a ingerire il primo boccone cerco di respirare, ma subentra il panico. Non riesco a fare il classico respiro lungo e di conseguenza sono costretto a fermarmi e placare lo stato ansioso. Poi cercando di respirare a bocca aperta , incamero aria e tendo a fare gonfiare lo stomaco che mi provoca eruttazione. Può darmi consigli. Grazie in anticipo

        1. ziglioli.francesco

          Ci sono dei brevi corsi di training autogeno o di mindfulness che le potranno dare beneficio su questo problema di respiro. Per il resto, va curata la sua ansia.

  2. Salve volevo porre il mio problema, io soffro di ansia e attacchi di panico già da un po’, ultimamente la cosa è peggiorata causa COVID che ho fortunatamente superato, ma questo non ha fatto che peggiorare le mie paure e la mia ansia, e cio si rifa al mio problema. Durante il COVID ho perso 4 kili causa ansia e stress, ora sonó a 56 pero il problema e o credo che l’ansia mi giochi brutti scherzi, non sento stimolo della fame però mangio c’è faccio colazione, pranzo, spuntino, cena, però sto tutto il giorno a pensare a quando dovrò mangiare, a perché non ho stimolo della fame, mi controllo il fisico perché mi vedo magro e quindi credo che questa ansia mi provoca inappetenza.
    Volevo capire se potrebbe essere questo il problema, se anche stare fermo può comunque portare ad un poco stimolo della fame.

    1. ziglioli.francesco

      Certamente l’ansia non aiuta lo stimolo della fame (anche se per alcune persone fa proprio l’effetto contrario). Se lei mangia poco volentieri, è probabile che mangi meno. Ciò, insieme all’ansia cronica può portare ad una perdita di peso. Però, tutto ciò non ci dice nulla rispetto all’origine della sua ansia, che potrebbbe celare un disturbo d’ansia generalizzata, un disturbo da attacchi di panico o un disturbo del comportamento alimentare. Difficile a dirsi, in questa sede. Visto che ormai la situazione Covid dura da un anno, forse è arrivato il momento di fissare un appuntamento dal vivo con uno psicoterapeuta.

  3. salve, ultimamente ho avuto un paio di episodi di attacchi di panico e sento la stessa sensazione d’ansia che provo prima, durante o dopo l’attacco di panico anche quando sono sazia con il risultato che non finisco mai di mangiare quello che ho nel piatto e magari poi solo dopo mi viene una gran fame ma in orari assurdi. Cosa puo collegare il senso d’ansia con il fatto di essere sazia? Grazie

    1. ziglioli.francesco

      Non conoscendo la sua situazione nel dettaglio, mi viene da pensare che l’ansia post sazietà potrebbe celare un disturbo del comportamento alimentare. E’ possibile ritrovare il senso di colpa e l’ansia per aver mangiato (o mangiato troppo) in disturbi come l’anoressia e la bulimia.

  4. Vittorio Emanuele

    Dopo uno spiacevole episodio di soffocamento ho paura nel mangiare cibi grandi cioè solidi
    Ho bisogno di farmeli
    Fare liquidi
    Come mai prima mangiavo tutto

    1. ziglioli.francesco

      Può essere che quell’episodio sia diventato ciò che in terapia si chiama “scompenso”, ovvero un fattore o un evento che cambia radicalmente il modo di funzionare psicologico della persona, spesso introducendo una situazione patologica.
      Da quel momento è probabile che lei abbia sviluppato il timore di stare nuovamente male e quindi la sia strategia per evitare questo scenario catastrofico è quella di rendere i cibi liquidi, ovvero senza che possano creare problemi in questo senso.

  5. Salve, volevo porre il mio problema…
    Io sto vivendo un periodo un po’ particolare, dove non mi sento particolarmente serena e sono sempre pensierosa.. uno dei campi più colpiti da questo mio malessere è proprio il cibo: faccio fatica a mangiare perché poi ho paura di vomitare, nonostante un attimo prima sentivo fame.. come potrei tornare a mangiare come prima? Questo non riuscire a mangiare di gusto mi fa sentire davvero male, perché sono sempre stata una a cui piaceva mangiare.

    1. ziglioli.francesco

      Se ha già esposto il problema al medico di base e se non ha sospettato problematiche organiche, è possibile ipotizzare che il momento della sua vita (“non serena e pensierosa”) abbia un effetto negativo sulla sfera dell’umore, in particolare a causa dell’ansia. A tutto ciò, si può associare il timore di vomitare, che potrebbe verificarsi con pensieri negativi automatici e aumentare la spirale negativa ansiosa, inducendo alcuni sintomi fisiologici tipici quali il “nodo allo stomaco” e la nausea, che aumentano la sua preoccupazione. Si tratta di lavorare per spezzare il circolo vizioso che potrebbe essersi creato.

  6. Nicola Bottaro

    Io ho paura di vomitare quindi ogni volta che iniziò a mangiare anche solo una pastina o pensò un po’ al mal di pancia non riesco a mangiare niente che posso fare ???

  7. VALERIANA CELLI

    Ho un problema che mi preoccupa da giorni. Ho paura a deglutire. Il solo pensiero di mangiare mi crea un’angoscia…ansia…attacchi di panico. Non riesco a capire cosa mi sta succedendo. La ringrazio anticipatamente per la risposta con l’occasione le auguro buona serata.

    1. ziglioli.francesco

      È possibile che vi siano dei pensieri disfunzionali relativi a timori vari, legati alla deglutizione.

  8. Vittorio Emanuele Ribolini

    Mi capita anche a me peso al torace
    Ansia prima di mangiare
    Causata da un trauma di soffocamento
    Come posso liberarmi

  9. Salve, una persona a me molto vicina ha questo problema oramai da qualche anno ma sta peggiorando sempre di più. Non riesce più a mangiare, soprattutto in situazioni con altre persone fuori. Non è un problema estetico anzi lei vorrebbe prendere peso. Si sente giudicata dagli altri che le diconono di mangiare perché è magra le viene l’ansia e un blocco. Non sappiamo come aiutarla, anche in casa ora fa fatica, specialmente in situazioni di stress (lavoro ecc). Ha iniziato a vedere una psicologa ora ma non mi sembra la stia aiutando. Cosa consiglieresti di fare? Cosa potrei fare per aiutarla? Ci sono terapie specifiche per questo problema o il problema di fondo è l’ansia e il giudizio altrui? Grazie per qualsiasi cosiglio potrai darmi!

    1. ziglioli.francesco

      Probabilmente l’ansia ha un peso in questo problema. Si accerti che la psicologa che segue la sua amica sia anche psicoterapeuta. Per il momento, lei potrebbe far sentire la sua vicinanza empatica e non giudicante, senza mettere pressione alla sua amica.

  10. Salve,cerco di abbreviare il più possibile.
    Sono 4 mesi che soffro d’ansia.Motivo: una mattina ero sola a casa, ho avuto due forti extrasistoli ( non ne avevo mai avvertite neanche sapevo cosa fossero)conseguenza :attacco di panico e direzione al 118 .Valori tutti nella norma.
    Cardiologo: Niente da evidenziare.
    Medico di base: prescrive holter. Risultati: nulla da evidenziare.A parte 2 extrasistole singole dopo mangiato.Il medico di base mi dice che per lui soffro di gastrite nervosa e questo può aver causato le extrasistole. Gaviscon dopo pranzo e cena e xanax 8 gocce mattina e sera.Extrasistole sparite. Ma non riesco più a mangiare. Avverto un senso di pesantezza allo stomaco appena mi sveglio al mattino. Mangio pochissimo, ne approfitto quando mi sparisce questa sensazione per buttar giù qualcosa ,ma davvero molto poco, io che ho sempre mangiato di gusto tutto.A volte andiamo al ristorante e mi sento a disagio in quanto già so che non mangerò quasi nulla.Ho già contattato una psicoterapeuta, appuntamento lunedì prossimo.Mi innervosisce stare così. Mi sembra di non essere più io.

    1. ziglioli.francesco

      Capisco il suo nervoso. Viste le ripetute analisi ed esami con esito negativo, aspettiamo il parere del collega lunedì. Se si trattasse di uno stato ansioso, troverà beneficio nel seguire la terapia.

  11. Buongiorno, sono un ragazzo di 20 anni, è da un bel po di tempo ormai che ho problemi legati al cibo, non sono sicuro sia dovuto all’ansia, però già prima di mangiare, ad ogni pasto, mi sento sempre pieno e non riesco a mangiare mai il giusto diciamo(sono in sottopeso da tutta la vita e non riesco a prendere peso anche per questo motivo).
    Ho spesso la nausea, specialmente appena finisco di mangiare, ho provato anche a prendere il Gaviscon perché speravo aiutasse, ma non funziona più di tanto, riduce solo un pochino il gonfiore.
    Spero ci sia un modo per risolvere tutto questo, perché purtroppo questa situazione si riversa anche nel quotidiano creando malumore generale..

    1. ziglioli.francesco

      Prima di risolvere la situazione va ovviamente capito di cosa si tratta. In questa modalità, non so dirglielo. Potrebbe essere l’ansia la causa della sensazione che descrive, ma anche un problema organico. Io affronterei il problema andando a parlarle con il medico di medicina generale (medico di base), il quale farà varie ipotesi diagnostiche da valutare con esami e visite mediche più approfondite (per esempio, visita gastroenterologica). Se il problema non dovesse sussistere, allora si potrà pensare ad una causa psicogena e quindi di competenza dello psicologo psicoterapeuta.

  12. Io soffro di ansia e attacchi di panico da molti anni, ultimamente la cosa curiosa che avviene durante il pasto è la paura di ingoiare, infatti spesso mi capita quasi di non riuscire a farlo e questo provoca uno spavento e devo stare attenta a non soffocare. Come risolvo questo problema? Grazie 1000.

    1. ziglioli.francesco

      Buongiorno, visto che il problema persiste da molti anni, ritengo opportuna una visita più approfondita. Probabilmente, nel corso del tempo la sua ansia si è espansa a macchia d’olio fino a coinvolgere anche la sua attenzione rispetto alla sensazione di soffocamento (tipico sintomo degli stati ansiosi), che diventa d’ostacolo durante i pasti (forse, complice anche un episodio negativo vissuto in prima persona o visto o riferito).

  13. salve sono erminio, da quando ho fatto protisi . da quando ho messo protesi dentaria tutte le volte che devo mangiare mi viene singhiozzo e rigurgito non mangiare ma ben si salivazione e abbondante . e poi panico che succeda rigurgito cosa devo fare x superare questo???ho perso 4 chili.
    la ringrazio e aspetto un suo consigli.
    SALUTI ERMINIO.M

    1. ziglioli.francesco

      Sembrerebbe abbastanza chiaro il momento di scompenso (ovvero, di inizio del problema), l’intervento di protesi dentaria. Prima di ogni cosa, parlerei con il dentista per capire se è un problema comune già riscontrato e se è possibile risolverlo. Mi tenga aggiornato.

  14. Salve ho una domanda da porre.
    Spesso mi capita prima di pranzo una sorte di “calo di zuccheri”; per cui inizia a girarmi la testa, i battiti si accelerano, ho vampate di calore e ho attacchi di fame. E non è finita qui, durante tutto ciò mi sento una sorte di agitazione e mi sento svenire. Infine proprio durante queste sensazioni, scoppio in un pianto liberatorio perché ho paura di ciò che mi sta succedendo in quel momento. Passato quest’ultimo, passato tutto e mi riprendo. La domanda che vorrei porre è la seguente: tutto ciò può essere dovuto ad un semplice attacco di fame o può essere dovuto a qualche altra causa di tipo psicologico ?

    1. ziglioli.francesco

      Molto probabilmente, da quanto scrive, l’aspetto psicologico gioca un ruolo importante in questo insieme di sintomi.

  15. Buongiorno io invece è più di un mese che quando è ora di mangiare mi sento male.. Dopo mangiato faccio fatica a ruttare perciò mangio porzioni piccole..
    Un vero incubo

  16. Salve! Soffro di attacchi di panico dall’età di 14 anni, nei periodi non sereni oltre all’attacco di panico mi prende questa ansia con il cibo specie se vengo invitata a mangiare (che diventa paura). Questa ansia mi viene anche a casa. Ma a casa magari mi alzo dalla tavola prendo il controllo su me stessa e mangio. Se sto fuori cerco di fare lo stesso o lo dico. Come posso allontanare questi pensieri negativi che mi limitano a vivere seneramente anche momenti di compagnia.

    1. ziglioli.francesco

      Buongiorno, ci sono diverse tecniche per controllare i pensieri. La terapia cognitiva insegna a rielaborarli per arrivare ad avere una prospettiva più funzionale, alternativa e serena, mentre altre tecniche derivano dalla mindfulness, per esempio, che insegna a lasciar scivolare i pensieri prendendone le distanze e osservandoli solamente come un semplice fenomeno naturale che non crea niente di che. Per apprendere queste tecniche è necessario fare un percorso mirato.

  17. Salve, vorrei porle una domanda.
    Circa un anno fa iniziai ad avere attacchi di panico e ansia. Ero abbastanza magra di mio e non riuscivo più a mangiare soprattutto fuori in compagnia di altre persone e avevo continuamente nausea. Questo accadde dopo la rottura con il mio ex fidanzato che mi ha causato stress e anche questi attacchi di panico. Grazie alle mie amiche sono riuscita a superare quel periodo buio e ho ripreso a mangiare mettendo su 6kg (finalmente aggiungerei). Adesso a distanza di un anno mi sento di nuovo allo stesso modo, forse dovuto al fatto che ho preso il covid e non sono uscita di casa per 3 settimane, ma da quando mi è passato ho ansia anche ad uscire con i miei amici, inizio a sudare, ho nausea, mi gira la testa e sto malissimo. Dopo esco lo stesso per provare a superare la cosa e dopo un po’ mi passa questo malessere, ma quando mi capita cioè sempre è veramente ingestibile. Mi può dare qualche consiglio su come superare quest’ansia?

  18. Buon pomeriggio, ho quasi sempre paura dei cali di zucchero ed eventuale malessere o addirittura svenimento, appena sono a stomaco vuoto o a digiuno da qualche ora. Vado in panico perché mi sento debole, confusa e spaventata da quello che sento. Quando poi mangio inizio ad avere fame d aria e angoscia fino almeno a metà del pasto… Poi via via va passando. Ho fatto i controlli di glicemia a digiuno e postprandiale con risultati 75 a digiuno mattino, 88 alle 12 e 76 alle 16,30. Mi dicono essere normali. Sono consapevole della quota ansia, però in quei momenti non riesco a tranquillizzarmi mentalmente e ciò mi sta portando ad avere paura anche di mangiare fuori o con altre persone per non avere vincoli di orario. Spero in un chiarimento. Grazie

  19. Buongiorno,
    da qualche mese se esco a mangiare mi viene un nodo alla gola e dolori allo stomaco che a volta passano altre volte non mi fanno finire il pasto.
    La cosa dopo che ho contratto il Covid è aumentata a tal punto che quando mangio a casa / in famiglia è tutto tranquillo,
    mentre se ho il pensiero di andar a mangiare fuori o con amici quel giorno mi sentirò tutto scombussolato a livello di stomaco/gola.
    Il Medico di base a seguito di vari esami non ha trovato evidenze,
    mi ha prescritto un gastro protettore per 3 settimane ma non ho riscontrato giovamenti .
    Forse il lock-down non ha aiutato ed oggi si vedono le conseguenze.

    Grazie

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