Cos’è la rabbia? A cosa serve la rabbia? Come si manifesta e quali sono i cambiamenti del corpo, della mente e del comportamento quando si prova rabbia?
Spesso la rabbia è considerata uno stato mentale a cui si associano valutazioni negative. Infatti, non è piacevole arrabbiarsi, non è bello avere a che fare con persone in collera. Inoltre, la rabbia è quasi sempre presente nelle discussioni e nei litigi, la rabbia può generare incomprensioni, attriti e malessere. In particolare, se la rabbia è diretta verso le altre persone, può danneggiarle. Al contrario, se è diretta verso sé stessi, ci crea parecchi problemi sia dal punto di vista cognitivo sia comportamentale.
La rabbia è un’emozione di base. Con questo si intende dire che è una delle sette emozioni principali. Infatti, attraverso numerosi studi sulle emozioni, è stato valutato come la tristezza, la gioia, la paura, il disgusto, il disprezzo, la sorpresa ed infine la rabbia abbiano le stesse caratteristiche espressive in tutto il mondo. Perciò, tutti erano in grado di capire cos’è la rabbia.
In uno dei famosi esperimenti sulle emozioni, si è scoperto che le cosiddette “emozioni di base” hanno la stessa corrispondenza di mimica facciale in ogni gruppo sociale del mondo. Infatti, persone di origini diverse riuscivano a riconoscere la corretta emozione corrispondente ad ogni volto a loro mostrato. In questo caso, i volti rappresentavano una serie di smorfie, di espressioni facciali che non lasciavano alcun dubbio ai soggetti che avevano partecipato all’esperimento.

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Cos'è la rabbia: sintomi fisici, cognitivi e comportamentali
Per capire cos’è la rabbia, si deve prima di tutto comprendere che le emozioni influenzano tre elementi fondamentali: il corpo, la mente, e il comportamento.
Infatti, quando proviamo una qualsiasi emozione, possiamo notare diversi cambiamenti in queste tre aree. In particolare, per quanto riguarda la rabbia i cambiamenti sono spesso più visibili di altre emozioni, come il senso di colpa o la tristezza.
Ma cosa significa che le emozioni producono cambiamenti fisici, cognitivi e comportamentali? In che modo ogni emozione ha una sua “carta di identità” che la distingue dalle altre?
Sintomi fisici
Se prendiamo la rabbia come esempio, possiamo facilmente identificare una serie di cambiamenti fisiologici, tra i quali:
• Aumento della temperatura corporea;
• Innalzamento della pressione sanguigna e dei battiti cardiaci;
• Respiro accelerato;
• Sudorazione
• Contrazione muscolare.

Sintomi mentali
Inoltre, la rabbia è caratterizzata da un “set” di pensieri che influenzano a loro volta il nostro comportamento e soprattutto il significato che attribuiamo agli eventi. In base a chi è il soggetto dei pensieri, la rabbia può essere diretta verso sé stessi, oppure verso gli altri. Per esempio, alcuni di questi pensieri possono essere:
• Non è giusto che il mondo vada così!
• Loro devono per forza capirmi.
• Non si sarebbe dovuto comportare in questo modo!
• Le cose dovrebbero andare per il verso giusto, come dico io!
• Devo assolutamente ricordarmi tutto!
• Non è possibile che non riesca a farlo!
Sintomi comportamentali
Infine, dal punto di vista comportamentale, la rabbia si caratterizza per essere spesso un’emozione esplosiva, che si dirige verso l’esterno del corpo. Alcuni comportamenti frequenti, sono:
• Urlare;
• Battere i pugni o i piedi;
• Esporre i denti;
• Andare via;
• Rompere oggetti;
• Imprecare;
• Offendere;
• Litigare;
• Piangere.
A cosa serve la rabbia?

Dopo aver capito cos’è la rabbia, possiamo chiederci: a cosa serve? Come mai un’emozione che può potenzialmente creare problemi, esiste?
Il concetto di fondo è che tutto il repertorio comportamentale ed emotivo umano deriva in qualche forma dall’evoluzione della specie. Così come già detto nell’articolo sull’ansia, anche la rabbia ha un forte valore adattivo. In altre parole, ha consentito e consente tutt’ora di salvaguardare la specie umana.
Le altre specie animali reagiscono con rabbia ai tentativi di attacco da parte di simili che hanno intenzione di subentrare nel loro territorio.
Infatti, la rabbia segnala che qualcosa o qualcuno sta andando “oltre”, sta invadendo i nostri confini. Ci segnala che siamo sotto attacco, che i nostri diritti sono messi in difficoltà.
Ma cosa sono i confini? Con confine si intende quello spazio vitale psicologico all’interno del quale possiamo muoverci e sentirci efficaci, autonomi e sicuri. Inoltre, spesso coincide con la “zona di comfort”, all’interno della quale riusciamo a padroneggiare la nostra vita senza difficoltà. Con il termine “confini”, si descrive anche quella serie di limiti entro i quali riassumiamo i nostri diritti personali che ci concediamo: poter dire di no, essere liberi di scegliere, avere il controllo sulla propria vita emotiva, potersi organizzare e così via.
Quando qualcuno tenta di invadere i nostri confini psicologici, è abbastanza comune la risposta emotiva di rabbia. Solitamente, utilizzo una metafora a me cara: i confini sono come il cancello di una casa. Se non ci fosse, tutti potrebbero entrare ed uscire a loro piacimento da casa mia, senza che io possa fare nulla per fermarli. Di conseguenza, con il passare del tempo potrei sperimentare forte rabbia nei confronti di queste persone, fino a ché questa potrebbe esplodere in modo decisamente poco funzionale. Al contrario, il cancello serve per tracciare un limite, un confine che possa permettermi di scegliere chi, quando e in che modo far entrare in casa. In questo modo, la difesa del confine sarebbe molto più semplice.
Pensi di provare rabbia molti intensa, che minaccia i rapporti relazionali o che ti crea disagio? Scopri come possiamo lavorare su questa situazione anche online.
Hai letto l’articolo e l’hai trovato interessante? Nel mio lavoro come psicologo la rabbia è un’emozione che mi trovo a dover trattare molto più spesso di quanto si creda. Se vuoi, puoi contattarmi per saperne di più su come è possibile lavorare con questa importante emozione!