Vi è mai capitato di avere paura per l’ansia, o di conoscere qualcuno esageratamente preoccupato? Perché alcune persone sono maggiormente influenzabili e preoccupate dei sintomi dell’ansia, rispetto ad altre? Perché per qualcuno, provare i classici sintomi dell’ansia è una prospettiva terribile e catastrofica, mentre sembra che altri vivano la situazione in modo tranquillo? D’altro canto, l’ansia è una condizione di attivazione del corpo e della mente normale, che in condizioni normali non dovrebbe destare nessuna preoccupazione. Al contrario, è stato dimostrato che un livello accettabile di ansia è addirittura utile, perché aiuta a svolgere le prestazioni con maggiore impegno ed efficacia.
Cosa si intende per "paura per l'ansia"

Così come c’è una differenza rispetto alla predisposizione all’ansia, nello stesso modo le persone si differenziano in base al livello di preoccupazione per le sensazioni fisiche provate.
L’indice che misura tali preoccupazioni è chiamato Anxiety Sensitivity, o Sensibilità all’ansia, e si tratta di un concetto psicologico, una impostazione mentale, che indica l’intensa paura o timore legate all’attivazione neurovegetativa. Questa attivazione è presente in tantissimi episodi di vita quotidiana ed ognuno di noi può sperimentare una grande gamma di sensazioni, tra le quali: sudorazione, sensazione di mancanza d’aria, dolore toracico, tremori, aumento della pressione e della frequenza cardiaca, confusione e perdita di contatto con la realtà.
Per quanto riguarda queste sensazioni, non c’è dubbio che alcune possano essere fastidiose. Ma le persone che hanno una paura per l’ansia elevata, possono essere addirittura catastrofiche.
Alcuni possono convivere con i sintomi dell’ansia per tutta la vita, senza provare particolare disagio. Invece, altri si allarmano anche al primo segnale che percepiscono. È come se la persona vivesse in uno stato di ansia per l’ansia, che si trasforma in una vera e propria paura per l’ansia.
Questa costante preoccupazione, la quale può avere diverse manifestazioni e dei bersagli particolari, è molto faticosa da sostenere. Infatti, a parte il disagio che può creare, richiede una quantità di energia notevole. È una vera e propria attività che la persona svolge, come se fosse un secondo lavoro, per evitare che si avverino le sue preoccupazioni relative all’eventualità che l’ansia porti ad un evento terribile.
Valutazione e interventi

Grazie ad una serie di strumenti propri del lavoro dello psicologo, è possibile valutare e quantificare il livello di paura per l’ansia. Se inserito in un contesto clinico adeguato, questo processo è molto importante, per due principali motivi. Per prima cosa, serve per comprendere l’impatto che l’ansia ha sulla qualità di vita della persona. In base a ciò, è possibile capire se è più o meno urgente l’inserimento di un obiettivo terapeutico che riesca a diminuire gli aspetti catastrofici che l’ansia genera.
Infatti, è possibile che “ansia” (cos’è?) e “sensibilità all’ansia” non vadano a braccetto. In alcune persone, il livello di ansia può essere basso o normale, ma anche i minimi segni o gli episodi isolati creano grande disagio e sono interpretati come segno imminente di morte, piuttosto che di un evento terribile (per esempio, svenire, fare una figuraccia, vomitare ed altro).
Il secondo importante motivo che spinge a quantificare la paura per l’ansia è che la valutazione permette di prendere coscienza dei vari aspetti che compongono questa condizione. Infatti, si possono notare tre componenti fondamentali della sensibilità all’ansia: le preoccupazioni fisiche, quelle cognitive e quelle sociali.
I timori fisici consistono nel timore che i sintomi dell’ansia possano portare ad una conseguenza molto grave per la salute. Le preoccupazioni cognitive fanno riferimento alla paura che provare i sintomi dell’ansia possa portare alla pazzia, o ad ammalarsi gravemente di qualche psicopatologia importante. Infine, le preoccupazioni sociali si riferiscono al fatto che i sintomi dell’ansia, se provati in un contesto sociale, possano essere interpretati dalle altre persone come sintomo di debolezza, o eventualmente possano portare la persona ad essere derisa e ostracizzata.
Ovviamente, capire come la paura per l’ansia si manifesta nella persona è molto utile per progettare l’intervento migliore. Grazie all’aiuto di un professionista qualificato, è possibile fissare degli obiettivi realistici e concreti che possano aiutare a riprendere il controllo della propria vita e a migliorare la sua qualità.
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Mi sono innamorata di un uomo che appena conosco.. Mi ha chiesto il mio numero ma non mi ha mai chiamato per un caffè o altro seppure lui abbia fatto il primo passo.. Io ogni tanto invio un messaggio, ogni dieci giorni.. Lui risponde. Stop. Tutto finisce lì.. L. Ultima volta invece non mi ha risposto. Sono rimasta malissimo perché sono molto leggera e tranquilla. Non so cosa fare, ma di certo non posso più scrivergli.. Altrimenti se lo vedo casualmente cosa potrei dirgli?