Un argomento che mi capita spesso sentire trattato con poca attenzione, è quello del rapporto tra tiroide e ansia o depressione. Molti utenti sostengono che l’ansia e i problemi relativi all’umore, siano causati in primo luogo da problematiche alla tiroide. Vi svelo subito che questo è parzialmente vero, ma si deve fare attenzione a capire quale condizione causa l’altra. In questo articolo vorrei presentare le informazioni di una serie di ricerche scientifiche rispetto alla relazione tra questa ghiandola e la psicopatologia. Infatti, è possibile che le due condizioni presentino sintomi molto simili e che quindi possano essere scambiate o sottovalutate. Oppure, un altro caso frequente è che siano presenti entrambe le condizioni.
La tiroide è una ghiandola situata nella parte anteriore della base del collo e ha la forma di una farfalla. Questa ghiandola svolge numerosi compiti, tra cui la regolazione del battito cardiaco, della frequenza respiratoria, del metabolismo, ma regola anche la crescita e la temperatura corporea. Come fa a fare tutto ciò? Attraverso una serie di “messaggeri”, chiamati ormoni tiroidei. Questi ormoni hanno il compito di trasmettere messaggi al resto degli organi del nostro corpo.
In alcuni casi è possibile che la tiroide non produca corrette quantità di ormoni: si parla di “ipertiroidismo” quando ne produce troppi e di “ipotiroidismo” quando ne produce pochi.
Gli ormoni prodotti da questa ghiandola hanno un effetto diretto sul Sistema Nervoso Centrale, ovvero sulla complessa rete di neuroni e altre strutture che permettono lo scambio di informazioni. In particolare, gli ormoni contribuiscono allo sviluppo di questo sistema di scambio, anche se a volte possono creare situazioni disfunzionali, come quelle che prenderemo in esame.

Qual è il rapporto tra ipertiroidismo e ansia?
Qual è il collegamento tra problemi alla tiroide e ansia? Secondo le ricerche, è possibile che ci sia una relazione tra ipertiroidismo e sintomi ansiosi. Alcuni dei sintomi causati dal malfunzionamento della tiroide potrebbero essere ricollegati a come si manifesta l’ansia, in particolare a causa dell’azione esagerata ed eccessiva degli ormoni. Tra i sintomi dell’ipertiroidismo facilmente confondibili con quelli dell’ansia, troviamo:
- Insonnia;
- Agitazione;
- Battito cardiaco accelerato;
- Pressione sanguigna elevata;
- Irritabilità;
- Cambiamenti repentini del tono dell’umore.

Quindi, come si può capire se soffriamo di ansia o di ipertiroidismo?
Ovviamente, gli esami ormonali prescritti dal medico sono un ottimo punto di partenza. Il medico endocrinologo è lo specialista adatto per questo tipo di problema. Tuttavia, il rapporto tra ansia e ipertiroidismo potrebbe rendere la vita difficile. Per tale motivo, in questi casi anche l’intervento di uno psicologo potrebbe aiutare nel gestire correttamente le manifestazioni dell’ansia.
In particolare, questo specialista diventa indispensabile quando esiste il problema alla tiroide, ma i sintomi ansiosi sono quelli che peggiorano maggiormente la qualità della vita. In questi casi, sebbene sia indispensabile anche una terapia per la tiroide, non vanno sottovalutati gli aspetti psicologici dovuti a questa condizione.
Ipotiroidismo e depressione: quando la stanchezza è invalidante
Nei casi di ipotiroidismo, ovvero quando la tiroide produce una quantità insufficiente di ormoni, è possibile che si noti la comparsa di sintomi depressivi. In alcuni casi, si può assistere alla comparsa di un disturbo bipolare. Alcuni di questi sono:
- Difficoltà di memorizzazione;
- Scarsa attenzione e concentrazione;
- Elaborazione di informazioni limitata;
- Stanchezza e spossatezza.
Quindi, l’ipotiroidismo ha effetto su certi aspetti del funzionamento cognitivo, che si traduce in una carenza del funzionamento mentale. Questo ha poi effetto sul tono dell’umore, portando il paziente dentro una spirale negativa che si può trasformare in vero e proprio episodio depressivo.
Altre volte, i sintomi sopra descritti possono essere causati da effetti collaterali della terapia farmacologica utilizzata per il problema alla tiroide. Per esempio, gli steroidi potrebbero aggravare la depressione. Invece, i farmaci beta-bloccanti potrebbero rendere il paziente stanco e meno vigile mentalmente. Viceversa, alcuni farmaci utilizzati per il trattamento della depressione, come il Litio, possono andare a creare situazioni di scompenso nella tiroide.
Solitamente, i sintomi depressivi, così come quelli ansiosi, diminuiscono grazie al trattamento per i problemi di tiroide. Tuttavia, questo fenomeno si verifica quando ansia e depressione sono direttamente causati dallo squilibrio ormonale e quando non sono diventati pervasivi nella vita del paziente.

Il rapporto tra tiroide, ansia e depressione: conclusioni.
In conclusione, possiamo osservare come i sintomi tra le varie patologie presentante possano assomigliarsi o anche presentarsi in modo combinato. Tutto sta nel comprendere il peso dei fattori nel generare il disagio. Le manifestazione legate ai problemi di tiroide, come obesità, sottopeso e perdita di capelli possono aumentare la possibilità di sviluppare psicopatologie a causa dei cambiamenti dell’immagine corporea. Certamente, essere seguiti da entrambi gli specialisti del settore (endocrinologo e psicologo), aumenta la possibilità di intervenire in modo corretto.
Questo, logicamente, qualora sia presente un problema organico alla tiroide. In tal caso, i sintomi collegati alla depressione, così come quelli relativi all’ansia, possono essere monitorati da un punto di vista medico.
Tutto ciò, senza trascurare l’importanza di dare al paziente gli strumenti per riconoscere, comprendere e modificare i propri stati mentali ed emotivi e per affrontare meglio gli squilibri presenti.
Quindi, il rapporto tra tiroide, ansia e depressione può essere affrontato su entrambi i fronti per migliorare in modo netto il benessere e la qualità di vita della persona.
Se pensi di avere un problema di tiroide e che questo influenzi il tuo tono dell’umore, puoi raccontarmi la tua esperienza. Insieme possiamo valutare il trattamento più opportuno! Se vuoi puoi anche scoprire alcuni dettagli del mio lavoro clinico a Brescia e Desenzano del Garda, per valutare la possibilità di un trattamento.
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Ho palpitazioni . ipertensione. Prendo l alprazolam. Sono in menopausa ho 58 anni famigliarita di tiroide. I miei esami sulla tiroide sono a posto. Devo rivolgermi ad un endocrinologo per vedere se la causa e la tiroide nn avenfo problemi? Grazie
Meglio passare prima dal medico di base che la saprà indirizzare meglio dopo una visita. In tal modo si evita di fare visite mediche specialistiche costose che magari non sono adatte per il problema presentato.
Buonasera! Ho la tiroidite cronica autoimune con lieve ipotiroidismo e un nodulo da 1 cm in più insufficienza di vitamina d. La cura me la data il medico di base, devo ancora andare dal endocrinologo ! Prendo eutirox 25 da un mese, il discorso e che ho ancora sbalzi di umore, non riesco a concentrarmi, ho sempre pensieri negativi, puoi mi spavento di me, ho rabbia dentro… Insomma, non sono più come prima, e mi viene la paura. Vorrei sapere quando scompaiano questi sintomi? Quando comincia a reagire la medicina? Grazie.
Non so dirle rispetto alla terapia farmacologica perchè non è di mia competenza. Fatto sta che se i sintomi psicologici che descrive sono causati, tra le altre cose, anche dal problema medico presentato, essi potranno essere controllati con l’ooportuna terapia, in questo caso di tipo psicologico. Il farmaco per la tiroide cura la tiroide, non l’ansia o la rabbia elevata.