Perché mi sento in colpa?

Perché mi sento in colpa?

A volte capita di trovarsi nel bel mezzo di una giornata proprio “no”, in cui si scontrano diversi tipi di emozioni intense e fastidiose. Tra queste, il senso di colpa è forse una delle più intrusive. In questo articolo cercheremo di dare una risposta alla domanda che alcuni di voi, probabilmente, si sono fatti almeno una volta nella vita: “Perché mi sento in colpa, anche senza aver fatto niente?”. In dettaglio, impareremo il significato di questa emozione e scopriremo anche la sua utilità. Infatti, sebbene sia un’emozione sgradevole da provare, ha una specifica funzione, tra l’altro molto importante.

Prima di iniziare la lettura dell’articolo, vi svelo già la risposta. Ci si sente in colpa perché si pensa di aver ferito o danneggiato qualcuno , perché si ritiene che il comportamento poteva essere evitato e che la sofferenza altrui non è meritata. Questo può avvenire a causa di un proprio comportamento, ma anche per non aver fatto qualcosa di particolare per evitare il danno. Vediamo meglio nel dettaglio cosa significa.

Il senso di colpa è un’emozione. Così come tutte le altre emozioni, come rabbia, ansia e tristezza, possiamo intenderla come un segnale. Ovvero, una spia che ci avverte che qualcosa è cambiato nella realtà esterna, ma che comunque ha qualcosa a che fare con noi stessi. Quindi, se vi state chiedendo “perché mi sento in colpa”, la risposta è che è successo qualcosa che la vostra mente ha reputato essere “non opportuno”.

Il senso di colpa è l’emozione che ci avverte che le nostre azioni hanno violato un codice etico, che avremmo dovuto rispettare. Infatti, ogni persona ha interiorizzato un insieme di norme e regole che orientano il proprio comportamento. Per esempio, la maggior parte delle persone ritiene che rompere un oggetto altrui sia sbagliato. Pertanto, se dovesse succedere, la persona si sentirebbe in colpa per aver violato una norma, come per esempio: “Non devo danneggiare le cose degli altri”. Tuttavia, in questo caso è evidente il danno (per esempio, aver rotto un cellulare), e sembra anche ovvio che l’emozione predisponga ad un comportamento riparatorio. Infatti, è possibile che chi ha rotto l’oggetto si proponga per ripararlo o per comprarlo nuovo.

Però, non è sempre così facile distinguere questi elementi.

P.s.: Lo sapevi che il senso di colpa è l’emozione caratteristica del Disturbo Ossessivo Compulsivo?

Cos'è il senso di colpa?

I tipi di sensi di colpa

Nel panorama psicologico, in particolare grazie alle ricerche cognitiviste sul tema, esistono due “visioni” del senso di colpa: altruistico e deontologico. Queste, si differenziano per le motivazioni che ne stanno alla base e per il danno reale creato.

Il senso di colpa altruistico

emozione che deriva dall’aver creato danno a qualcuno che non se lo merita a causa di un comportamento poco “altruistico”. Infatti, l’uomo è portato per riconoscere cosa è importante per loro e cosa potrebbe potenzialmente ferirli. Perciò, è possibile che egli cerchi di comportarsi in modo tale da aiutare il prossimo. Per l’esattezza, non siamo spinti da questo “senso altruistico” verso tutti. i parametri da considerare, sono:

  • Comune appartenenza al gruppo;
  • Immediatezza del rapporto, ovvero se la persona è davanti a noi o facilmente reperibile;
  • Unicità della relazione, cioè se siamo gli unici a poter aiutare;
  • Presenza di un legame affettivo o di accudimento;
  • Valutazione morale del prossimo, ovvero se lo consideriamo meritevole.
Perché mi sento in colpa: tipi di senso di colpa.

Il senso di colpa deontologico

Tipo di senso di colpa dato dall’aver violato delle regole morali, anche senza un danno a terzi evidente. Un esempio potrebbe essere quello di aver commesso atti sessuali considerati riprovevoli (la masturbazione, per la Chiesa). Altro esempio è il senso di colpa provato dopo aver offeso qualcuno. In questo caso, non è detto che offendere arrechi danno all’altra persona, ma spesso facendolo si violano delle regole precise di buona educazione.

Perché mi sento in colpa anche senza aver fatto niente?

Dopo aver capito cos’è questa emozione e quali tipologie si riconoscono in psicologia, possiamo finalmente capire perché ci si sente in colpa, anche senza aver fatto niente, a volte.

Come è possibile vedere, l’uomo mette in atto comportamenti che sono guidati dall’altruismo verso gli altri, oppure da una serie di regole precise che governano la buona condotta. Quest’ultime sono insegnate dai genitori, dalle Istituzioni o dalla società. Quindi, in generale si può affermare che si prova senso di colpa allo scopo di non voler essere responsabili di una sofferenza altrui. Più nello specifico, questa emozione attiva verso una serie di obiettivi precisi:

  1. Voler aiutare o soccorrere;
  2. Espirare la propria colpa con un comportamento riparatorio o punitivo;
  3. Esprimere pentimento e rammarico per il comportamento.
Perché mi sento in colpa senza aver fatto niente.

A questo punto, resta da chiedersi se tutto ciò è possibile anche senza aver fatto nulla di che.

La risposta, ancora una volta, sta nelle regole morali che ognuno di noi ha interiorizzato. È evidente che una persona non credente avrà delle regole di comportamento diverse da chi crede. Quest’ultimo, sarà portato a mettere in atto un comportamento riparatorio alle sue azioni deontologicamente scorrette, come per esempio confessandosi.

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